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Il minimarket dei poveri resta aperto per ferie

La Nuova Sardegna

In agosto aumentano le richieste, in nove mesi distribuite 60mila buste della spesa

SASSARI. Ad agosto mezza città chiude battenti. Chi se lo può permettere, si gode le vacanze al mare. Tra quelli che restano, oltre chi è <<costretto>> per lavoro, c'è chi le vacanze non sa neppure che cosa siano. Sono i cittadini che vivono sotto la soglia della povertà. Per loro, per i vecchi e nuovi indigenti sassaresi, da nove mesi c'è un punto di riferimento fondamentale: la Casa della fraterna solidarietà. È il gruppo di volontari che ogni giorno gestisce il <<pronto soccorso>> alimentare: uno sportello dove chiunque, in forma totalmente anonima, può ottenere una busta di generi alimentari.

I volontari non se la sono sentita di mandare in ferie la solidarietà: la necessità quotidiana di cibo non va in vacanza. Così hanno deciso di organizzarsi per tenere aperto anche ad agosto il <<minimarket>> della solidarietà di corso Angioy, fatta eccezione per i giorni canonici in cui non ci sarà la panificazione. Nei primi giorni di agosto, i volontari hanno rilevato un aumento delle richieste, con punte giornaliere di 280 buste consegnate. Un incremento che potrebbe essere legato al fatto che alcune associazioni, in questi giorni, hanno rallentato o sospeso l'attività. I panificatori che sostengono la Casa della fraterna solidarietà (Cesaraccio, Ballarino e Calvia) hanno risposto alla crescente richiesta dei poveri, aumentando le loro donazioni. La media delle presenze giornaliere, rispetto a quattro mesi fa, ha registrato un incremento di 20 unità, passando da 240 a 260 sacchetti consegnati. Un ritmo che l'associazione è in grado di sostenere sia grazie ai sostenitori <<storici>> come il Banco Alimentare, la Cobec-Sisa, la concessionaria Danone, che ai nuovi donatori, come i fratelli Oggiano, operatori del mercato ortofrutticolo. Un aiuto per il volontari è arrivato anche dall'amministrazione comunale. L'assessore alle Politiche sociali Cecilia Sechi e il dirigente del settore, Salvatore Stangoni, hanno inserito l'associazione in un progetto che per il mese di agosto prevede la distribuzione di un grosso quantitativo di latte. <<il futuro - ha detto il presidente dell'associazione di volontariato, Aldo Meloni - di poter realizzare il nostro sogno di offrire agli indigenti anche latte quotidiano, oltre all'immancabile busta di pane. Quante mamme, quanti anziani e quanti bambini ne sarebbero felici. Comunque noi continuiamo a pregare e a sperare che il monopolista regionale del latte, la 3° Arborea, accolga i nostri insistenti appelli. In fondo loro sono una cooperativa e hanno la mutualità fra i presupposti esistenziali, e noi siamo una Onlus, status che consenta al donatore di portare in deduzione, e non in detrazione, le sue donazioni>>. In poco più di nove mesi di attività, la casa della fraterna solidarietà ha distribuito 60mila sacchetti e il trend non accenna a diminuire. <<Noi continuiamo nella ricerca di nuovi donatori - conclude Aldo Meloni -, non solo per poter garantire quel poco che già offriamo, ma per allargare la gamma dei prodotti. Ciò che ci conforta sono nuovi volontari che offrono la loro disponibilità>>. Da qualche settimana dalle loro contributo anche due giovani mormoni, così come una vecchia <<cliente>> del market dei poveri, che per ricambiare la generosità dei volontari, collabora per alcune ore al confezionamento dei sacchetti e poi va via con la sua busta della spesa.

l'assalto silenzioso al market dei poveri

La Nuova Sardegna

In cinque mesi sono stati consegnati 33mila sacchetti della solidarietà

 

SASSARI. Sono passato due mesi, da quando il market dei poveri ha aperto i battenti in corso Angioy. E da allora, per sei giorni alla settimana,40 volontari distribuiscono ai poveri buste della spesa piene di generi alimentari: pane, pasta, pelati, yogurt. Dal 23 ottobre al 31 marzo sono stati consegnati 32.650 sacchetti, in media 240 al giorno.

I soci volontari della Casa della fraterna solidarietà nei giorni scorsi hanno approvato il primo bilancio, relativo agli ultimi mesi del 2006. Ma per avere un'idea di quanto ha fatto l'associazione, e di quanti sassaresi vivano in condizioni di indigenza, il periodo preso in considerazione per le prime statistiche è stato esteso fino al 31 marzo 2007. In totale i volontari hanno aperto lo sportello di corso Angioy 16 per 136 giorni. Dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 11, sono stati consegnati 32.650 sacchetti della solidarietà (240 ogni 2 ore). In totale sono state distribuite quasi diciannove tonnellate di pane, undici di pasta, cinque di frutta e verdura, quasi tre di riso, oltre ottomila barattoli di pelati, settemila litri di latte, quattordicimila confezioni di yogurt, e 1500 tubetti di maionese, undici mila brick di succhi di frutta e oltre tremila confezioni di biscotti. Ogni giorno vengono consegnate 240 buste, ma i " clienti " dal market dei poveri sono molti di più.

Non tutti, infatti, si presentano quotidianamente. Questo significa che i sassaresi che fanno ricorso allo sportello della solidarietà sono tantissimi. Probabilmente almeno un migliaio. In corso Angioy viene garantito l'anonimato degli indigenti. I volontari, infatti, non chiedono documenti e non fanno domande ai bisognosi. Consegnano le buste e un sorriso, e tutto finisce lì. Chi non ha il coraggio di rivolgersi alle istituzioni  " storiche " per ottenere un po' di cibo, a molte meno difficoltà a farlo a Casa della fraterna solidarietà. I volontari, però, devono fare i conti, giorno per giorno, con la carenza di generi alimentari. " purtroppo il latte è affluito in modo insufficiente - spiega Aldo Meloni, presidente dell'associazione -, probabilmente per la nostra incapacità di sensibilizzare il monopolista regionale, la 3A di Arborea.

La gamma dei prodotti offerti è inadeguata ai bisogni dei poveri. Olio, scatolame vario, zucchero, legumi secchi, alimenti per l'infanzia e altro ancora sono assenti dai nostri scaffali, con conseguente frustrazione da parte dei volontari operativi, che non possono esaudire le richieste degli indigenti. E la sensazione di impotenza si aggrava quando a fare le richieste sono giovani madri, accompagnate dei loro piccoli " .   L'associazione sta lavorando molto per coinvolgere i produttori per la grande distribuzione. Oltre ai tre panificatori (Cesaraccio, Calvia e Ballarini) che non fanno mai mancare il pane quotidiano, la Sisa-Cobec dà un importante contributo. " npurtroppo abbiamo dovuto prendere atto della dichiarata impossibilità tecnica di Auchan - continua Meloni -, non solo per le donazioni di merce lontana dalla scadenza, ma anche di quella ormai prossima all'eliminazione.

La catena Multimarket ci ha concesso un piccolo spazio per accogliere le offerte alimentari della propria clientela. La nostra attività è sostenuta anche dalla concessionaria Danone, che non fa mancare lo yogurt. Determinante, inoltre, è il contributo del Banco alimentari per il Nord Sardegna  ". Oltre alla necessità di trovare nuove fonti di approvvigionamento, l'associazione vuole poter offrire ai poveri capi d'abbigliamento e cure dentistiche. Ma per questo sarebbero necessari locali più grandi e confortevoli.  " non abbiamo lo spazio - conclude Aldo Meloni -, quello che ci ha messo a disposizione la Divina provvidenza è sufficiente per lo sportello della solidarietà. Noi continuiamo a confidare che il Comune o privati cittadini ci diano un aiuto per risolvere anche questo problema.

 

Medici è artigiani gratis per i poveri

La Nuova Sardegna

Nasce il centro di ascolto e di sostegno della Casa della fraterna solidarietà

Sassari. Hanno iniziato consegnando buste di generi alimentari alle persone indigenti. dopo il primo anno di attività, e 80.000 sacchetti distribuiti, i volontari della Casa della fraterna solidarietà ieri mattina hanno inaugurato il Centro di ascolto e sostegno: un servizio che renderà la vita meno difficile alle persone bisognose.

12 volontarie saranno a disposizione di chiunque si presenti, ascoltando le problematiche individuali, e si adopereranno per risolverle o alleviarle, anche con l’aiuto di psicologi, medici specialisti, avvocati, commercialisti, artigiani e altre figure professionali che dovessero essere necessarie. Le volontarie saranno presenti nel centro di ascolto il martedì e il giovedì, dalle 16 alle 18, nei locali di via Padre Taddei 5, a poche centinaia di metri dal " minimarket dei poveri " .

I responsabili della Casa della fraterna solidarietà hanno messo in piedi una rete di professionisti e artigiani, in grado di risolvere tutti problemi. Per esempio, chi ha bisogno di un passeggino per il proprio figlioletto, e non può permetterselo, può rivolgersi al centro di ascolto. Le volontarie, grazie ai circa 300 donatori  " attivi ", nel rispetto totale dell'anonimato del richiedente, si muoveranno per cercare l’oggetto richiesto e in poco tempo lo consegneranno. Si tratta, in ogni caso, di oggetti usati, ma perfettamente funzionanti. Ma le richieste possono essere di qualsiasi natura: non solo oggetti o capi d'abbigliamento.

Chi ha bisogno di un falegname, di un elettricista o di un idraulico per una riparazione in casa, non dovrà fare altro che richiederlo. Chi alla necessità di una visita specialistica, avrà a disposizione dentisti, chirurghi, oculisti, ginecologi, neurologi. Chi, invece, non può permettersi un avvocato per questioni legali, un commercialista per risolvere problemi burocratici, potrà rivolgersi ai professionisti che si sono messe a disposizione della spazio Casa della fraterna solidarietà. Tutti questi servizi sono assolutamente gratuiti. Chiaramente, il centro di ascolto e di sostegno e rivolto solo a chi ha una reale necessità.

" Chi si rivolge al centro unico di prenotazione per la Asl per una visita specialistica deve aspettare per almeno sei mesi - ha spiegato Aldo Meloni, presidente della Casa della fraterna solidarietà -, Chi ha i soldi, si rivolge a un privato e risolve il problema. Chi è povero, non può fare altro che aspettare e soffrire. Ora anche chi è in condizioni di indigenza, può sottoporsi a una visita medica specialistica, senza attendere i tempi biblici della sanità pubblica ". Il centro di ascolto sarà operativo ufficialmente da martedì, nei locali messi a disposizione dalla fondazione Divina provvidenza. Sede che, però, futuro potrebbe non essere più disponibile. Per questo l'associazione ha già rivolto un appello all'amministrazione comunale.

"Ci siamo resi conto della necessità di attivare questo servizio - ha concluso Aldo Meloni - grazie all'esperienza con il supermarket dei poveri. In molti, infatti, ci chiedevano aiuti di altro genere che, fino a oggi, non eravamo in grado di dare. Ora, finalmente, le cose sono cambiate. Fare del bene fa bene a chi lo fa, e noi siamo qui per questo ".

Mense dei poveri " aperte " per ferie

Caritas, un pranzo per settanta indigenti in via canopolo

SASSARI. C’è chi il capodanno lo passerà in famiglia, chi in piazza d’Italia con amici. Altri sassaresi, più fortunati, stanno per salutare l’ultimo giorno del 2007 in qualche capitale straniera. In città, però, c’è chi ha poco da festeggiare. Sono i nuovi e i vecchi poveri, quelli che vivono nell’incertezza tutti i giorni dell’anno. Grazie alla Caritas e alla Casa della fraterna solidarietà, anche i meno fortunati però, potranno passare un capodanno sereno. La Caritas diretta da don Francesco Soddu, in collaborazione con il volontariato vincenziano, come ogni anno ha organizzato il pranzo di capodanno per i poveri. Nei locali della mensa di via Canopolo, infatti, è stata allestita una tavolata per una settantina di persone. Il pranzo è offerto dalla Banca di Sassari. Chi vive in condizioni di disagio economico, avrà la possibilità di fare la spesa " gratis " nello sportello della Casa della fraterna solidarietà, in corso Angioy.

Così com’è avvenuto il 24 dicembre scorso, i volontari dell’associazione confezioneranno sacchetti della spesa, con pane , pasta, pelati e con tutti gli altri prodotti disponibili, e li distribuiranno a chi ne farà richiesta. Tutto questo avverrà, come sempre, nel rispetto totale dell’anonimato dei richiedenti. A nessuno verrà chiesto nulla. Alla vigilia di Natale, i volontari avevano consegnato 450 buste ad altrettante famiglie. Una cifra che aveva spazzato via tutti i record del minimarket dei poveri. Per stamattina è atteso un altro " assalto "e per questo l’associazione non si farà trovare impreparata. " Per quanto riguarda il pane — spiega il presidente Aldo Meloni — la nostra autonomia è di 350 buste. Ma in ogni caso, i volontari confezioneranno i pacchetti fino a esaurimento delle altre scorte. Verranno distribuiti anche pandori e panettoni. Anche l’ultimo giorno dell’anno non facciamo mancare il nostro sostegno alle persone meno fortunate ".

Donate 2000 buste della solidarietà in otto giorni

La Nuova Sardegna

SASSARI. Quasi duemila buste di generi alimentari consegnati otto giorni. È il primo bilancio fatto dai volontari dell'associazione " Casa della fraterna solidarietà ", che dal 23 ottobre lavorano nello sportello di corso Angioy. Un bilancio che dà l'idea di quanti Sassaresi vivano in condizioni di indigenza. La media della prima settimana è stata di 215 sacchetti giornalieri. Lunedì ne sono stati distribuiti 270 mentre ieri si è saliti a quota 287: " Una enormità - commenta il presidente dell'associazione, Aldo Meloni -, che va al di là delle nostre previsioni iniziali. Pensavamo che 100 sacchetti giornalieri sarebbero stati sufficienti, ma i dati di questi giorni vanno decisamente oltre. In questa fase, nella nostra associazione diventa fondamentale trovare nuovi donatori, e siamo fiduciosi che ci riusciremo "   Sebbene le buste con pasta, latte, pane e pelati, vengano consegnate in modo totalmente anonimo, e ai poveri non venga chiesto alcun tipo di informazione, i volontari si sono fatti un'idea della loro " composizione ". " ogni giorno arrivano persone nuove – spiega Meloni -, e il fatto che siamo a fine mese probabilmente significa che questo è il periodo più critico per molti cittadini. Gli utenti del nostro sportello sono eterogenei: si va dagli anziani alle madri di famiglia, dai rom a qualche immigrato di colore. Ciò che è certo, e che almeno il 95 per cento degli indigenti che si rivolgono alla nostra associazione sono sassaresi ". Tra i tanti " veri " poveri che ogni mattina vanno a prendere la busta della spesa gratuita, ce ne sono alcuni che probabilmente non hanno un reale bisogno. " Chi viene al nostro sportello - sostiene Aldo Meloni -, non può che stare male, si tratta comunque di persone che hanno problemi economici gravi. Che interesse potrebbe avere una persona nell'esporsi per una busta di pane e di latte? Per rivenderla forse? Io sono convinto che chi viene da noi siano quasi esclusivamente veri bisognosi " Per quanto riguarda gli approvvigionamenti, nel corso della settimana sono arrivati due nuovi donatori di pane. Oltre a Cesaraccio, socio fondatore della Casa della fraterna solidarietà, ora consegnano anche il panificio Ballarini e Gigi Riu di Alghero che, nonostante non abbia clienti a Sassari, ogni mattina manda un furgone in città per i bisognosi.

La nostra storia

La nostra storia è semplice. Nel 2006, durante una cena fra amici, fu fatto rilevare che l’eccesso di cibo, al limite dello spreco, era un’offesa alla povertà la cui crescita stava assumendo dimensioni allarmanti anche a Sassari.
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Noi siamo volontari

Il nostro volontariato è contraddistinto dalla totale gratuità delle prestazioni e nell’assoluta apoliticità e aconfessionalità nella nostra operatività. Il rispetto nei confronti dei nostri fratelli in stato d’indigenza permanente o temporanea, è assoluto. Leggi

 

Dentiere

Dal mese di giugno 2012 abbiamo attivato nella sede in C.so M. di Savoia n.6 a Sassari, un laboratorio per l'installazione gratuita delle protesi dentarie. Il Martedì dalle ore 16,00 alle ore 18,00 un volontario, è a disposizione per concordare gli appuntamenti. Vai