La fila che si snoda in corso Margherita di Savoia n. 6, di fronte all’ex Questura, è immensa. Una coda disperata, composta da donne e uomini che, pazientemente, aspettano che quei cancelli si aprano e venga dato loro un pacco di cibo e qualche vestito per superare la stagione; oltre cinquecento persone di ogni estrazione sociale e culturale che non hanno niente, che hanno perso tutto o che non lo hanno mai avuto.
È la “Casa della Fraterna Solidarietà”, una Onlus nata sette anni fa e voluta fortemente da Aldo Meloni, ex uomo di finanza (nella sua “vita precedente”, come ama definirla lui, è stato anche dirigente di banca) che dopo aver constatato quanto cibo venisse sprecato in città a dispetto di chi non ha niente in tavola, ha riunito alcuni amici e ha messo in piedi una struttura che, a fatica ma caparbiamente, sfama e veste chi bussa alla loro porta.