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A 70 anni in fila per pane e pasta

La Nuova Sardegna: A 70 anni in fila per pane e pasta

Dentiere a quota 800 e un progetto per giovani disabili

aldoNuovo record di protesi alla Casa della Fraterna Solidarietà. E un sogno: formare come odontotecnici ragazzi speciali.

SASSARI. Si può ridare il sorriso donando un pasto, vestiario, un giocattolo, ma anche una dentiera. Forte di questo credo la laicissima Casa dela Fraterna Solidarietà ieri ha compiuto un nuovo miracolo impiantando la protesi dentaria numero ottocento su un paziente cinquantenne che ha ringraziato commosso: «Mi avete ridato la gioia di vivere».

Aldo Meloni, il presidente della Casa di corso Margherita di Savoia, è un uomo sensibile ai bisogni dei più umili e non ha mai mancato di praticità. La povertà la conosce in tutte le sue sfaccettature, standoci a contatto da più di dieci anni, da quando ha creato dal nulla il punto di raccolta e distribuzione di beni alimentari che oggi distribuisce novantamila pacchi all’anno. Ma a cosa serve dare il pane se poi non si hanno denti per mangiarlo? Così nel 2010 il presidente Meloni si è prefisso l’obiettivo di aiutare quanti, e sono tanti, non possono assolutamente spendere come minimo dai duemila ai duemilacinquecento euro per rifarsi il sorriso. «Il servizio sanitario pubblico è del tutto assente sotto questo profilo – spiegava Aldo Meloni –. Né gli ambulatori Asl nè la clinica universitaria di odontoiatria, unico presidio rimasto dopo la chiusura del reparto ospedaliero al Santissima Annunziata, impiantano protesi gratuitamente. Lo stiamo facendo solo noi, in tutta la Sardegna, tanto che copriamo richieste che arrivano da Tempio, Valledoria, Alghero e Porto Torres. Ce ne sono arrivate anche da Cagliari, e penso che anche la città capoluogo prima o poi debba organizzarsi per sostenere queste necessità basilari per la dignità di una persona».

L’obiettivo raggiunto nel laboratorio attrezzato della Casa della Fraterna Solidarietà, non sarebbe stato possibile senza la collaborazione e l’impegno dei dentisti Paolo Usai e Francesco Sanna e dell’odontotecnico Gavino Dettori, che prestano gratuitamente la loro esperienza. E prima ancora di altri professionisti e dell’Andi (l’Associazione nazionale dentisti italiani) con la quale era partita l’avventura. Ieri erano tutti presenti e operativi nella giornata in cui è stato raggiunto il nuovo record. E ora alla Casa sperano di riuscire a realizzare un nuovo sogno. Coinvolgere giovani disabili nella preparazione di protesi dentarie, garantendogli così un futuro di autonomia. «Abbiamo un progetto che riguarda cinque ragazzi – hanno spiegato Meloni, Dettori e Usai –. Per il prossimo mese stiamo organizzando un convegno scientifico con l’Ado che sarà occasione per una raccolta di fondi da destinare alla realizzazione del nostro obiettivo. Ci crediamo perché è un’opportunità importante per persone che non hanno meno capacità dei normodotati». A sostenere la Casa della Fraterna Solidarietà ieri c’era

anche Sergio Rosso, presidente degli Asili Notturni di Torino, affilata alla Fism, la Federazione italiana per la solidarietà massonica, che nel capoluogo piemontese prepara ogni anni centomila pasti per le famiglie indigente, e assicura cure dentarie ad adulti e bambini. (p.f.)

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La solidarietà ha il sapore dell’uovo di cioccolato

Trecento in dono ai bambini nella “Casa” di corso Margherita di Savoia
Anche giocattoli e dolcetti per tutti. In palio una mega sorpresa per un fortunato

 

La solidarietà ha il sapore dell’uovo di cioccolato SASSARI. L’uovo di Pasqua gigante lo hanno adocchiato tutti. Tre chili di cioccolato e mega sorpresa all’interno. Ogni bambino, dentro di sè, ha sperato di stringerlo tra le braccia, tra l’invidia di tutti, e portarselo trionfante a casa. Ma nel frattempo, prima della grande estrazione, alla Casa della Fraterna solidarietà, andava avanti la distribuzione di queste pillole di felicità. Un uovo di Pasqua da 300 grammi per ogni bimbo presente.

 

«E non solo – dice il presidente dell’associazione Aldo Meloni – perché a noi piace molto farci imbrogliare dai poveri. E quindi molte uova sono andate anche a bambini che non erano materialmente presenti, ma che, dicono le mamme e i papà, erano rimasti a casa ad aspettare il loro regalino».

 

Alla fine ne hanno distribuito trecento, perché la Pasqua senza il cioccolato e la sorpresa non è la Pasqua. «Ogni bambino ha diritto alla felicità – dice Meloni – e noi nel nostro piccolo facciamo del nostro meglio». Oltre alle uova piccole c’erano anche quelle medie da 600 grammi e quello maxi da tre chili. Naturalmente in questo caso si va a sorteggio, perché va bene la generosità, ma Aldo Meloni deve anche fare i conti con un budget che non è inesauribile. Perciò ogni bambino, subito dopo aver preso il proprio uovo di serie, infilava la mano dentro un sacchetto e pescava un bigliettino. E vedere lo stupore, la gioia, e la meraviglia di aver vinto negli occhi e nei sorrisi dei bambini, è una emozione che non ha prezzo.

 

Ma il pacchetto pasquale non finisce qui. Quest’anno la Casa della Fraterna Solidarietà ha voluto decisamente scialacquare. «Siamo riusciti a confezionare anche trecento giocattoli – racconta Aldo Meloni – ciascuno con un involucro colorato. E li abbiamo distribuiti selezionandoli, per quanto possibile, sulla base dell’età e del sesso dei bambini. In modo da andare incontro ai loro gusti ed evitare spiacevoli delusioni». E infine, dopo l’uovo e i giocattoli, anche un assaggio di dolcini per ciascuno.

 

«Per fare felici centinaia di bambini basta veramente poco – conclude Aldo Meloni – e la loro spontaneità e i sorrisi sono impagabili. Siamo veramente soddisfatti per questa giornata, e ogni anno abbiamo la sensazione di aver fatto meglio della volta precedente».

Articolo de La Nuova Sardegna del 13 aprile 2017

Casa della Fraterna Solidarietà, consegnate ai bambini le uova di Pasqua

Addio a Walter Piludu

Che tristezza leggere la descrizione dell'inumana condizione di un malato "inchiodato" ad un letto e con un tubo che collega 24 ore al giorno il suo naso ad un respiratore meccanico, che soffre ed invoca la morte liberatrice! E quante altre sfortunate persone soffriranno pene eguali a sue? Sicuramente tante, troppe. Sono convinto che ignorare l'esigenza e l'urgenza di una legge sul fine vita sia segno di una crudele indifferenza e di stupida incoscienza, poiché nessuno ha la certezza di non incorrere in una simile sventura. Dalla nostra isola (patria dell'accabadora), dovrebbe partire una pressante richiesta alla classe politica, in nome della dignità umana e del libero arbitrio, affinché una compassionevole ed irrinunciabile legge sia messa al più presto a disposizione di coloro che attendono la morte in uno stato di profonda e inumana sofferenza.

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La nostra storia

La nostra storia è semplice. Nel 2006, durante una cena fra amici, fu fatto rilevare che l’eccesso di cibo, al limite dello spreco, era un’offesa alla povertà la cui crescita stava assumendo dimensioni allarmanti anche a Sassari.
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Noi siamo volontari

Il nostro volontariato è contraddistinto dalla totale gratuità delle prestazioni e nell’assoluta apoliticità e aconfessionalità nella nostra operatività. Il rispetto nei confronti dei nostri fratelli in stato d’indigenza permanente o temporanea, è assoluto. Leggi

 

Dentiere

Dal mese di giugno 2012 abbiamo attivato nella sede in C.so M. di Savoia n.6 a Sassari, un laboratorio per l'installazione gratuita delle protesi dentarie. Il Martedì dalle ore 16,00 alle ore 18,00 un volontario, è a disposizione per concordare gli appuntamenti. Vai