L’emergenza blocca i pasti per i poveri
Da stamattina la Casa della Fraterna solidarietà non distribuirà i pacchi con i viveri. Il Comune: «Rispettate l’ordinanza»
SASSARI. 12 marzo 2020 - Luca Fiori - La Nuova Sardegna
L’altra faccia del dramma da stamattina si chiama fame. Le nuove disposizioni imposte dal Governo e dalle ordinanze regionali e comunali per affrontare l’emergenza coronavirus hanno portato anche la “Casa della Fraterna Solidarietà” ad adeguarsi al divieto di creare situazioni di pericolo per le persone e a prendere a una decisione drastica che metterà in ginocchio una fetta di popolazione già in difficoltà.
«Con grande dolore – spiega il fondatore Aldo Meloni – da stamattina la nostra sede sarà chiusa e saremo costretti a interrompere la distribuzione dei pacchi con i generi alimentari per le famiglie bisognose della città».
Un vero dramma per i circa 200 nuclei familiari che ogni giorno potevano contare su un aiuto fondamentale, distribuito dai volontari a chiunque bussasse alla porta della sede di corso regina Margherita di Savoia.
«Non mancherà solo il cibo – si rammarica Aldo Meloni – ma anche i vestiti e le visite mediche che da anni garantiamo ai meno fortunati, grazie alla preziosa opera di volontariato di tante persone che ruotano attorno alla nostra associazione. Speriamo che questa emergenza finisca presto – conclude il presidente della onlus – perché in tanti senza il nostro piccolo aiuto quotidiano si troveranno spaesati».
Dopo aver messo su una rete di volontari capace di sfamare ogni giorno circa 200 famiglie bisognose e una vera e propria struttura di assistenza medica e sociale che si sostituisce in alcuni casi al Comune e in altri all’azienda sanitaria, la “Casa della Fraterna Solidarietà” a maggio dello scorso anno – dopo l’idea di regalare le dentiere a chi non poteva permettersi di riavere un sorriso da mostrare in pubblico – aveva iniziato a offrire anche le visite oculistiche gratuite e gli occhiali ai bambini dai 4 ai 13 anni delle famiglie in difficoltà. Due volte la settimana i volontari distribuivano inoltre vestiario, lenzuola, coperte, scarpe, passeggini e culle per bambini.
Da stamattina chi andrà a bussare alla porta dell’associazione troverà un cartello che spiega le ragioni della serrata improvvisa. «Non avevamo altra scelta – conclude con dolore Aldo Meloni – non potevamo mettere a repentaglio la salute dei nostri volontari e delle tante persone che quotidianamente venivano a chiederci aiuto». Intanto ieri il sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus ha firmato una nuova ordinanza in cui viene sottolineata l’importanza di uscire di casa solo in caso di emergenza, per motivi di lavoro o per fare la spesa.
L’Auser di via Tintoretto e la Comunità di Sant’Egidio – fa sapere il Comune – sono a disposizione di anziani soli che avessero bisogno di aiuto ai numeri 079246074 (o al numero verde 800995988) e 0792008024.
La Protezione civile comunale ha predisposto inoltre un servizio di supporto (ad esempio per la consegna di farmaci) rivolto alle persone anziane, malate, invalide e alle istituzioni no profit di assistenza. Per qualsiasi informazione contattare il numero verde del comando di polizia locale 800615125.