Sassari - Non solo il sacchetto della speranza, con i viveri di prima necessità, o abiti e vestiti di tutte le fogge ed i giocattoli per i bambini oppure, ancora, le dentiere per restituire il sorriso a chi lo ha perso o semplicemente ha difficoltà a masticare. La Casa della Fraterna Solidarietà, che con i suoi volontari opera in corso Margherita di Savoia (nei locali dell'ex Questura), propone un altro servizio, rivolto a chiunque si trovi in stato di difficoltà economica e sia ragionevolmente convinto che un suo diritto (in materia di sussidi, pensione, fisco, controversie legali) sia stato negato. Nasce il "Centro per la tutela dei diritti delle persone in stato di difficoltà". Ogni mercoledì, dalle 15,30 alle 17,30, un team costituito da commercialisti, fiscalisti, avvocati ed esperti in sanità ma anche in previdenza forniranno assistenza a tutti coloro che ne faranno richiesta. Basterà chiamare il martedì, tra le 17 e le 18, al numero 0794814482, per prenotare l'incontro.
«Vogliamo dare una mano a chi è meno fortunato, senza burocrazie, senza accidenti», spiega Aldo Meloni, presidente della Casa della Fraterna Solidarietà. «Qua ci sarà un team che ogni mercoledì prenderà nota del diritto negato. Stiamo pubblicizzando questa nuova iniziativa, non solo grazie alla stampa. Andremo infatti in tutti gli uffici pubblici, in tutti i posti dove le persone possono sapere. Qui da noi possono avere una certezza: non ci sono tempi lunghi. Ci saranno solo persone al loro servizio». Con l'ovvia avvertenza che più di 20-30 persone non possono essere ricevute. «Altrimenti non ce la faremo mai», sospira Meloni.
«Per il momento siamo un piccolo nucleo di professionisti, in tutto, per ora, 25», spiega Carlo Sardara, commercialista. «Siamo in attesa di accogliere altri professionisti. Abbiamo il sostegno dei patronati Senas ed Epas, ma siamo aperti anche ad altri patronati».
Il nuovo Centro per la tutela dei diritti delle persone in stato di difficoltà è stato presentato giovedì mattina nella sede di corso Margherita di Savoia. Ha partecipato anche l'assessore provinciale alle Politiche Sociali Daniele Sanna, presente a titolo personale. «Sono rimasto molto colpito da tutte le iniziative portate avanti dai volontari coordinati da Aldo Meloni. Sono venuto qui qualche settimana fa con le funzionarie del Settore Servizi Sociali della Provincia ed ho scoperto quanta sensibilità sia presente. C'è sempre bisogno di dare una mano». E allora ecco l'appello di Aldo Meloni. «Il mio è un auspicio: che questo caseggiato, la nostra casa, diventi il Palazzo della solidarietà. Dicono che ci sono altri edifici, che potrebbero essere messi a disposizione... Ma dove? Allora lancio questo appello alla Provincia (proprietaria della struttura, ndr)». (lufo)