Aldo Meloni lo ripete a gran voce: il servizio è rivolto «a chiunque si trovi in stato di difficoltà economica e sia ragionevolmente convinto che un suo diritto sia stato negato». Un requisito ad ampio raggio per un sostegno importante. Ieri mattina alla Casa della fraterna solidarietà di corso Margherita di Savoia il presidente Meloni ha presentato la nuova attività che si chiamerà “Centro per la tutela dei diritti”. Un pool di professionisti – avvocati, fiscalisti, commercialisti, esperti di pratiche Inps, impiegati della Asl e altri – una volta alla settimana si metteranno a disposizione per sbrigare in tempi rapidi ogni esigenza delle persone in stato di difficoltà che troppo spesso vengono lasciate allo sbando per colpa della burocrazia.
«Qui troveranno una porta aperta – spiega Aldo Meloni – chiunque abbia un diritto reale potrà chiamare il martedì dalle 17 alle 18 al numero del nostro centralino 079.4814482 per la prenotazione. Mentre il servizio sarà operativo nella sede di corso Margherita tutti i mercoledì dalle 15.30 alle 17.30». Le materie sono le più svariate: sussidi, pensione, salute, fisco, controversie legali e altro ancora. Prima l’utente espone il problema, il passo successivo è il contatto telefonico di Meloni con il professionista competente – che eventualmente potrà anche convocare nel suo studio l’interessato – per arrivare infine alla soluzione del problema saltando tutti quegli intoppi burocratici chesi incontrano in situazioni di questo genere.
Il presidente della Casa fraterna solidarietà ha fatto sua un’esigenza manifestatagli più volte dalle centinaia di persone che ogni giorno fanno la fila fuori dal portone della struttura per ricevere i sacchetti della spesa. «Sapete qual è la frase più ricorrente? – ha spiegato Aldo Meloni – :“Mi butto da ponte Rosello”».
La disperazione si fa largo nell’animo di chi è già costretto a vivere una condizione pesante di indigenza, figurarsi se a questo devono pure aggiungersi le lungaggini burocratiche – con spese annesse – per sbrigare pratiche o avere un consiglio su come risolvere una data questione. E tutto ciò ha un solo nome: diritto negato. Il servizio verrà ora pubblicizzato un po’ in tutta la città perché più persone ne vengano a conoscenza e possano quindi usufruirne.
Intanto il pool di professionisti – al momento sono già 25 – lancia l’appello: «Chiediamo che altri colleghi aderiscano e ci diano unamano. Più siamo e più efficiente sarà il Centro per la tutela dei diritti». Un servizio che si aggiunge a tutte le straordinarie attività che volontari e volontarie ogni giorno – e per tutto il giorno – svolgono per aiutare le tante persone in difficoltà. Dagli abiti, al cibo, ai giochi, al sostegno morale. Poi ci sono le parole di Aldo Meloni: «Faremo in modo che questa Casa diventi il gioiello della città ».Edè sulla buona strada.
Nadia Cossu - La Nuova Sardegna
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